Il serpente (Xà) è associato all'elemento "metallo" e all'energia vitale. I suoi movimenti sono sinuosi e imprevedibili; gli attacchi sono in genere rettilinei e penetranti, diretti verso bersagli vulnerabili, come gli occhi e la gola, e vengono portati con la mano aperta, di punta, o con indice e medio, che imitano la lingua del serpente.
La gru (Hạc), associata all'elemento "acqua", utilizza invece posizioni che sviluppano l'equilibrio e la stabilità e sfrutta movimenti ampi e circolari, per lo più dall'alto in basso; la strategia di combattimento si basa su tattiche evasive e parate morbide, per eludere o intercettare gli attacchi dell'avversario, seguite da colpi precisi, "stoccate" ai punti vitali, portate spesso con la punta delle dita, raccolte a simulare il becco della gru.
Il serpente e la gru sarebbero gli ispiratori di uno degli stili più noti di kung fu, il Wing Chun. Secondo la leggenda, infatti, la monaca Ng Mui, assistendo alla lotta tra un serpente e una gru, intuì che, unendo le tecniche d'ala della gru alla scioltezza dei movimenti del serpente, avrebbe potuto elaborare un metodo di lotta particolarmente efficace nel combattimento a corta distanza.